Vengo, Signore, per fare la tua volontà

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“Signore, vengo per fare la tua volontà. Questo solo desidero". 
Sono le parole del salmo 39 che le nostre sorelle, suor Adriana e suor Monica, della Delegazione "Sacra Famiglia", hanno ripetuto davanti a tutta la Chiesa.
La cerimonia della professione perpetua che abbiamo celebrato il giorno 15 novembre nella bellissima cattedrale di Iasi, durante la messa dei giovani, ha riempito i nostri cuori di gioia ed anche di gratitudine. Prima di tutto gratitudine al Signore, sorgente di ogni vocazione, e poi alla nostra Famiglia religiosa che con gioia accoglie per sempre queste sue figlie.
La pace e la serenità hanno segnato tutta la festa, alla quale hanno participato ì le sorelle della Delegazione, i genitori e i parenti delle due festeggiate ed anche un grande numero di sacerdoti, di amici, di giovani.
Siamo ancora nell’anno della vita consacrata e questo evento segna in modo significativo il cuore della gente. È anche una testimonianza di vita donata totalmente, e nello stesso tempo una richiesta umile di fedeltà all'Unico Amore che non tradisce mai.

Grazie a suor Adalberta, vicaria generale, e a suor Michelina, che sono venute dall'Italia per accompagnare l’offerta delle nostre sorelle.
Affidiamo al Signore e alla preghiera dell'intera Congregazione le due "sposine" e tutta la nostra Delegazione.
Preghiamo per le giovani in formazione, per tutti i giovani che sentono la chiamata alla vita consacrata, affinchè vivano la gioia della vita donata totalmente nelle mani di Colui che non delude mai e ci ama sempre di amore infinito.
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Ero profugo e mi hai aiutato

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Questo breve articolo aggiunge solo una piccola goccia al 'mare' di informazioni che i media ci forniscono in questo periodo, facendoci conoscere la tragica situazione dei nostri fratelli ucraini, martoriati dalla guerra.
La Congregazione è presente nell'Est dell'Europa con una comunità a Chișinău e con tre comunità in Romania. Sono le sorelle più vicine alla terra dell'Ucraina, e sono quelle che più direttamente si sono messe in aiuto dei fratelli nel bisogno.
- Le sorelle della comunità di Chișinău (Repubblica Moldova) già dalla notte del 27 febbraio hanno accolto i primi profughi nelle due struttute della Diocesi, la 'Casa della Provvvidenza' e il 'Centro Fides',  e continuano a farlo fino ad oggi, notte dopo notte, aiutate dal personale e dai volontari locali, disponibili e generosi, da amici e benefattori, fra cui i i genitori dei bambini che frequentano la Scuola materna e che hanno dimostrato grande sensibilità e prontezza nel donare il loro aiuto.
Hanno già potuto ricevere preziosi aiuti dalla Germania e molto presto ne riceveranno anche dall'Italia, frutto della solidarietà degli alunni delle nostre scuole, insieme alle loro famiglie e di tante altre persone amiche.
Stralciamo alcune espressioni dalla comunicazione che le sorelle ci hanno inviato: "...Spaventati, confusi e disorientati, in una terra nuova... ore di strada senza bagagli e senza notizie dei propri cari: bambini, mamme, papà, anziani... la guerra ha distrutto le loro case e la loro vita... sfigurati dalla stanchezza e debolezza... cuori affranti, occhi in lacrime e tanta, tanta sofferenza... Queste persone non possono più dire: “Vado a casa mia” e chissà quanto tempo passerà prima di poter ripetere nuovamente:“Finalmente sono a casa mia”. Ma qui tra noi, hanno trovato un ambiente accogliente, sereno, caldo e ben preparato appositamente per loro: letti comodi e puliti, vestiti in ordine, cibo necessario. Ma soprattutto hanno trovato delle sorelle che li hanno accolti con le braccia aperte: abbiamo asciugato lacrime, ascoltato l'angoscia delle mamme, sorretto le gambe vacillanti degli anziani, ridonato il sorriso ai bimbi... Vogliamo credere e sperare che un giorno verrà la vera pace! La costruiremo tutti assieme attraverso la bontà e l’amore..."
- Le sorelle della comunità di Iași (Romania) il 5 marzo, assieme all’equipe dei medici, due genitori e due maestre si sono incontrate al confine con l'Ucraina con i volontari di un’Associazione di giovani che hanno deciso di rimanere in Ucraina per aiutare i connazionali, con due pulmini carichi di medicinali e materiale sanitario. Erano sostenute dalla preghiera innocente dei bimbi della Scuola materna. Ecco parte del loro racconto: "... Ci siamo incontrati nella zona verde, in territorio ucraino, dove hanno accesso solo i convogli umanitari. Lì, tra lacrime, singhiozzi, abbracci abbiamo spostato tutto il carico, nei loro pulmini. La gente in fuga stava lungo un percorso recintato e subito abbiamo aperto le porte del pulmino e abbiamo iniziato a distribuire piumoni, perchè il freddo e il nevischio penetrava fino alle ossa, insieme a biscotti, cornetti e quello che i genitori avevano preparato. Nei loro sguardi abbiamo letto un desiderio grande, che il freddo, la preocupazione dei familiari rimasti in Ucraina, l’incertezza di quello a cui andavano incontro,  poteva far morire in loro: era la speranza di entrare in una terra nuova solidale e accogliente. Lo sgomento è enorme, la paura accompagna tutti, la rabbia per gente che soffre ingiustamente cresce giorno per giorno, e non sembra vero che tutto questo stia proprio accadendo..."
Se piccolo può essere considerato l'aiuto offerto dalle sorelle della Moldavia e della Romania di fronte alla vastità dei bisogni, grande e generoso è il loro cuore, fraterna e calda la nostra vicinanza, incessante la nostra preghiera, incrollabile la nostra fiducia nella Provvidenza, sincera la nostra gratitudine verso di loro e verso tutti coloro che le aiutano.

Se desideri contribuire alla raccolta di aiuti per l'Ucraina, puoi riferirti al sito PROGETTI DELLA PROVVIDENZA - pagina facebook o al sito SOLIDARMONDO. Grazie per la tua generosità. Dio ti benedica! ♥

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