testimonianze

Giulia

Sono un’insegnante della Scuola per l’Infanzia. Ero davvero molto giovane quando ho scelto di seguire questa strada e studiare per diventare una maestra, quando ho deciso che questa sarebbe diventata la mia missione.

Con il tempo avrei scoperto che si può svolgere questo ruolo in vari modi. Dipende dall’esperienza maturata, dalla motivazione, dal contesto in cui ci si trova ad operare, ecc. Sicuramente il contesto è fondamentale: incide sulla motivazione, permette di vivere o meno determinate esperienze.

Una scuola è luogo di crescita per i bambini, ma anche luogo di crescita per gli adulti (insegnanti, educatori, genitori). Lo è quando ci si sente apprezzati, appoggiati e sostenuti. L’esperienza nella scuola dell’Infanzia “Rosa Mistica” mi ha fatto sperimentare l’importanza e la bellezza di essere apprezzata, appoggiata, sostenuta, motivata… anche spronata. Il contesto in cui mi trovo ad operare è un contesto di collaborazione o per meglio dire cooperazione. Cooperazione che parte dapprima della felice convivenza di due realtà:quella delle suore della Provvidenza e quella del personale dipendente/volontario laico. Insieme raggiungono il grande obiettivo di mantenere in vita la scuola e garantire esperienze formative e significative ai bambini e alle famiglie del paese. Non è semplice far convivere visioni molto diverse, fatte di esperienze, scelte e modo di vivere per certi aspetti lontani tra loro. Però, grazie alla reciproca apertura e chiarezza, mi ritrovo in un ambiente che mi stimola a fare, con entusiasmo, sempre il meglio.

La componente religiosa non si vede solo dalla presenza delle suore, ma si assapora in simboli, gesti, scelte, tradizioni che di anno in anno si riscoprono sempre attuali e ricche di significato. Tutte queste cose sono mosse da valori riconosciuti da tutti. L’accoglienza, l’apertura, la gratuità, la tolleranza, la gioia non sono solo belle parole scritte in un Progetto Educativo, li ho sperimentati su di me e, nelle difficoltà di ogni giorno, il piacevole impegno che sento di avere è quello di poterli incarnare e trasmettere.


Vota questo articolo
(2 Voti)
Altro in questa categoria: « Valentina e Marta Ludovica »

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

Torna in alto