CHIVIMARCA - Internato per ragazze/i

Storia e Missione

Tapacar è una provincia della regione di Cochabamba, situata fra l'altipiano centrale e la regione delle Valli cochabambine.

La piccola comunità di Chivimarca si trova in questa provincia.
Dal 1983 le suore operano in questa zona povera e abbandonata, a 3600 metri di altitudine, abitata da popolazioni indie disperse in piccoli villaggi lontani tra loro e con grandi difficoltà di comunicazione per le condizioni spesso disagiate delle strade.
Le suore hanno aperto un piccolo internato che dal lunedì al venerdì ospita i bambini che dai vari villaggi vengono per frequentare la scuola media che porta il nome di San Luigi Scrosoppi.
Il sostegno della "scolarizzazione a distanza" ha permesso anche ad alcuni ragazzi di giungere fino al conseguimento del diploma e di poter quindi diventare, a loro volta, insegnanti.
Inoltre le suore si occupano dei sostegni a distanza per le famiglie più povere della zona..

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Indirizzo

Hermanas de la Providencia
Chivimarca - Casilla 4478
Cochabamba
Bolivia

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SANTA CRUZ - Centro del Bambino denutrito

Storia e Missione

Il dipartimento di S. Carlos, nella regione di S. Cruz, si trova nella provincia Ichilo che prende il nome dal fiume che passa per il suo territorio.

Nel 1980,
su invito di padre Tito Solari, italiano e salesiano, che dopo qualche anno sarà nominato Arcivescovo di Cochabamba, arrivano le Suore della Provvidenza che qui aprono la loro prima comunità in terra boliviana,
La comunità inizia la sua missione in un piccolo ospedale dove i poveri trovano cura e sollievo ai loro dolori. Con questo servizio incomincia anche la formazione umana e cristiana della gente, sopratutto delle mamme.
La constatazione del grande numero dei bambini denutriti e dell'alta mortalità infantile quasi ci ha "obbligate" a costruire un centro specifico per questi bambini con 40/50 posti. I piccoli, che hanno bisogno di un trattamento particolare, provengono dalla campagna, dalla selva e anche dalla città Santa Cruz. Le nostre sorelle insieme agli educatori e volontari realizzano parallelamente un lavoro di sostegno alle famiglie, ma in modo particolare alle madri di educazione sull'importanza del recupero degli alimenti naturali. Dalla data di apertura ad oggi sono stati salvati dalla morte più di tremila bambini.
Attualmente nel centro lavorano, accanto alle suore, altre persone regolarmente assunte, e i volontari provenienti dall’Italia e da altri Stati.


Indirizzo

Hermanas de la Providencia
Parroquia San Carlos
Casilla 463
Santa Cruz
Bolivia

Tel. 00591-3-3220939

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EL ALTO - Opera sociale e pastorale

Storia e Missione

El Alto è una città con vari primati: si trova a 4070 metri sul livello del mare e questo la pone al primo posto come la città popolata più alta nel mondo; inoltre è la più giovane città della Bolivia con una media di 30 anni.
E' abitata da immigrati provenienti dall'Altopiano boliviano, da La Paz, Oruro e Potossi.

La comunità delle Suore della Provvidenza è arrivata in questa zona nel 1998 ed è impegnata nella promozione umana e cristiana della gente, soprattutto dei giovani, attraverso il sostegno scolastico ed altri interventi complementari a quelli istituzionali che sono molto carenti.
Si occupa della catechesi, della formazione dei gruppi, della visita alle famiglie, della alfabetizzazione degli adulti, specialmente delle donne.


Indirizzo

Hermanas de la Providencia
Calle Coro Coro, 124
Casilla 25075
El Alto (La Paz)
Bolivia

Tel. 00591-2-2845565
Fax 00591-2-2845565

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La gioia del Sì

  • Pubblicato in News
19 marzo 2017 - Cochabamba, Bolivia

Eravamo un po’ abbattute, colpite da tante situazioni dure nel mondo, nella società, nella Chiesa, nella vita relgiiosa, nelle comunitá, in noi stesse... ed é arrivata Suor Noelia con la sua freschezza, il suo entusiasmo, il suo cuore e la sua mente pieni di sogni,di sorrisi, di abbracci a toglierci di questa aria, qualche volta spruzzata di pessimismo. Ha portato ognuna di noi al ricordo del nostro impegno con il SI del primo amore. Ci ha portate con il suo cognome religioso “di Gesù abbandonato nella Divina Provvidenza”, a pensare, con gli occhi pieni di lacrime, chi siamo e nelle mani di Chi stiamo. Ci ha spinte con il suo sorriso aperto a continuare a sognare, nonostante il mondo sia pieno di incertezze e dubbi.
Abbiamo vissuto, nella semplicitá di una celebrazione molto familiare, il nostro essere Suora della Provvidenza. Quando Noelia ha pronunciato i voti per un anno di povertà, castità e obbedienza, ognuna di noi, nel nostro cuore, sicuramente li ha rinnovati, perché il clima creato ci invitava a farlo.
Lì c’erano i suoi genitori, felici e commosi di avere donato il meglio che hanno, la loro figlia, al Signore.
Durante la celebrazione Eucaristica si respirava il "Sono io che parlo con te" detto da Gesù alla Samaritana. Il celebrante, commentando il Vangelo, ha detto con tanta chiarezza e insistenza: “Se non abbracci la tua storia e non la ami, non potrai essere felice; solo sarai felice se l’abbracci, e poi potrai andare lontano…”. Queste esortazioni, ispirate alla Parola, ci hanno riempito lo spirito.
Dopo la celebrazione, sempre in un clima intimo e familiare, abbiamo condiviso il pranzo, e abbiamo avuto il piacere di vedere alcuni riti, tipici di chi si sposa, che ci hanno arricchito.
Tutta la comunità della casa Provinciale, anzi tutta la Provincia, ha celebrato con grande gioia, lo ‘sposalizio’ di Noelia, insieme anche alla sua Maestra, Suor Simone, venuta dal Brasile per accompagnarla. Felici della sua consacrazione, ci siamo impegnate a pregare per lei e a lottare e lavorare ogni giorno, perché la nostra vita diventi vera testionianza di pace, serenitá e gioia anche in mezzo alle difficoltá proprie della vita. Vogliamo che Noelia si sostenga in noi, e insieme possiamo camminare, perché desideriamo che altre giovani abbiano il desiderio di seguire Gesú e di donarsi a Lui per servire i fratelli.

Grazie… Le sorelle della Provincia San Luigi.
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Sì per sempre a Cristo in mezzo al suo Popolo

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Domenica 28 gennaio 2018, nella Capella “Esaltazione della Santa Croce” nella Parrocchia “Nuestra Señora de la Nieve” a El Alto – Bolivia, suor Veronica ha pronunziato il suo Sì per sempre nella Famiglia Religiosa delle Suore della Provvidenza.

È stata una festa di famiglia, della Chiesa unita per ringraziare Dio che continua a chiamare operai a lavorare nella sua vigna.

Il Vescovo di El Alto, Sua Eccellenza Mons. Eugenio Scarpellini, ha presentato suor Veronica a tutti i presenti, con una omelia molto semplice e concreta, invitandola a mantenere accesa la fiamma delll’amore verso Cristo e i fratelli. Ha invitato i giovani presenti a non aver paura di dire Sì al Signore.

Tutta la famiglia di origine di suor Veronica ha partecipato con tanta gioia e fede. Al momento dell’offertorio, i genitori hanno portato el AGUAYO come segno di completa offerta a Dio della loro figlia.

Ringraziamo tutta la Famiglia Religiosa per aver accompagnato suor Veronica con la preghiera e la vicinanza.

A lei auguriamo una lunga vita di santità, di amore e di generosità, con la benedizione del nostro Padre San Luigi.

                                                                                                                                         Le sorelle della Provincia San Luigi




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Se tu conoscessi il dono di Dio

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«Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!"
tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva» Gv 4,10

PRIMA PROFESSIONE DI SUOR SHERON MIRANDA - Sorocaba/Brasile - 15 settembre 2019

"Ringrazio il Signore con tutto il cuore per la grazia di trovarmi nel suo cammino, per farmi conoscere il suo amore eterno e la predilezione per i peccatori e per far sì che la mia piccolezza sia fatta segno e testimone della redenzione per tanti fratelli che Lui stesso metterà nel mio cammino.
Ringrazio la Famiglia religiosa della fiducia e della vicinanza nella preghiera.
Ringrazio la Provincia Nostra Signora Aparecida per avermi accolta, le sorelle della comunitá di formazione, e quelle della Casa Provinciale, le Madri della Comunitá Santa Terezinha, per la loro testimonianza, per tutte le occasioni di crescita e di formazione. Sono stati quattro anni bellissimi, intensi e molto fecondi, che mi hanno aiutata a discernere la volontá del Signore nella mia vita, e mi hanno aitata a pronunciare il mio Sì a Lui.
Il giorno della mia prima professione è stato un giorno bellissimo: ho sentito come se ognuna delle mie sorelle in quel momento mi offrisse sull'altare al Padre con il suo Figlio per camminare insieme sulla strada del Santo Amore.
Ringrazio per ogni gesto di affetto e di unitá che mi hanno manifestato attraverso diverse modalità. Il nostro Amato Sposo é fedele, però vi chiedo di continuare a pregare per la mia fedeltá e perseveranza in questo camino di donazione, amore e servizio nella missione che Lui mi chiede, ora, nella Comunitá di Santa Fé,in  Argentina".

                                                                                                                                                                 Suor Sheron

Al ringraziamento di Suor Sheron, ci uniamo tutte noi, sorelle della Provincia San Luis.
Con gioia abbiamo vissuto il suo primo SI  a Sorocaba. Siamo riconoscenti perchè la sua presenza é un dono della Provvidenza alla nostra Famiglia Religiosa e ringraziamo le sorelle della Provincia Nostra Signora Aparecida, specialmente chi l´ha ricevuta e le ha offerto formazione e accompagnamento.
É una gioia immensa per le suore dell'Uruguay: dopo 25 anni, Dio nella sua misericordia, ha inviato una nuova vocazione con il Sí di suor Sheron.
Continuamo a pregare e lavorare per le vocazioni.
                                                                                                                                                             Con profonda gioia - la Provincia San Luis


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“Enumera, enumera tutte le grazie che il Signore ti ha dato..."

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Nel 2005 si è tenuto il primo incontro Interprovinciale delle Juniores in Bolivia, nella Provincia San Luigi. Quattordici anni dopo, abbiamo avuto la grazia di rivivere un'altra riunione interprovinciale nello stesso Paese, precisamente dal 26 dicembre 2019 al 2 gennaio 2020. Dieci juniores hanno partecipato a questa convivialità, tre della Provincia San Luigi: sr. Noelia Ledezma, sr. Leonarda Lima (Bolivia) e sr. Sheron Miranda (Uruguay); e otto della Provincia di Nostra Signora de Aparecida: sr. Uilma Santos, sr. Viviane Aparecida, sr. Crislaine Belolli, sr. Leiliane Nunes, sr. Maria das Dores, sr. Tamiris Souza (Brasile) e sr. Leonarda Poma (Bolivia).

Le giovani sorelle erano accompagnate dalla Madre Provinciale, sr. Matilda Sociu, e dalla Maestra del noviziato sr. Rosangela Silva.

Questi giorni di convivenza sono stati segnati da esperienze forti e ricche. Prima di tutto sottolineiamo l'intensa accoglienza con un vero spirito di famiglia, che ci ha fornito un'apertura verso lo scambio nella comunione di spirito e di cuore.

Abbiamo sentito forte la presenza dello Spirito che ci stava conducendo a momenti di intimità con Dio, e che ci invitava a contemplare il nostro Dio incarnato in ogni fratello. La diversità ci ha incantato e fatto percepire la bellezza del nostro carisma, espressa in costumi diversi, ma in comunione con gli stessi valori che ci uniscono.

All'inizio della convivialità ci siamo dedicate all'approfondimento dell’essere "sorelle e condiscepole nella scuola di Gesù", mantenendo una formazione continua del cuore, affinando il nostro essere alla presenza di Dio e che possa trasbordare dove Egli stesso ci invia. In ogni incontro vengono proposte presentazioni dinamiche e creative per facilitare lo studio di un tema specifico della nostra spiritualità, che viene approfondito da ciascuna di noi. Quest'anno abbiamo imparato dalle nostre prime madri, attraverso il libro “Magistero Educativo” e “Missione infermieristica” secondo lo Spirito delle Suore della Provvidenza, alcune virtù presenti nelle conferenze di queste due raccolte: ascolto e accoglienza; zelo, cura e tenerezza; disponibilità; umiltà; formazione del cuore; spirito di sacrificio; dedizione; ordine e pulizia; umiltà e incarnazione; preparazione del paziente alla morte.

Questo studio ci ha arricchito molto, specialmente per darci incoraggiamento per vivere queste virtù, oggi, nella nostra missione. La ricchezza della condivisione si manifesta nell'esperienza di ciascuna, negli appelli per un cammino di santità e di conversione, nell'impegno di imparare ciò che il nostro Padre Fondatore ha assunto, valori supremi e che, come le sue figlie, vogliamo interiorizzare sempre di più nel nostro agire e nei nostri cuori.

Per noi è stato molto importante il ‘pomeriggio di missione’ a Vila Potosa, una regione montuosa vicino a Cochabamba; lì è stato possibile contemplare la bellezza della diversità culturale e le sue sfide, e questo ci ha anche aiutato a renderci conto di quanto sia importante la presenza del nostro carisma per la missione. Gli incontri vissuti hanno rianimato in noi il desiderio missionario, cioè essere una presenza incarnata nella vita dei nostri fratelli poveri di beni materiali, ma soprattutto privi del Vangelo.

Con il cuore spezzato, abbiamo incontrato questi nostri fratelli, che ci hanno accolto come la presenza del Signore che è andato proprio ad incontrarli. Abbiamo condiviso la Parola di Dio e le preghiere che rafforzano la vita cristiana, in particolare la condivisione della vita, dei familiari che ci hanno fatto conoscere un po' la realtà in cui vivono. Questa missione ha sensibilizzato il cuore di ciascuna di noi, confermando in un certo modo la necessità di essere sempre inserite in mezzo al popolo assetato di Dio, amandolo e servendolo come ci ha insegnato Padre Luigi. Questa esperienza ha segnato profondamente la convivialità, perché è stata un forte momento di spiritualità e di preghiera, dove il Signore ci ha fatto assaporare la sua presenza e ci ha anche permesso di toccarla con le nostre mani nella vita di questi fratelli.

I momenti di condivisione, di preghiera, di fraternità, di missione, di studio, di riflessione e di svago sono stati un rafforzamento spirituale e umano della nostra vita di consacrazione e dell'esperienza dell'interculturalità tra noi ,sorelle della Provvidenza.

Ringraziamo Dio e la Famiglia Religiosa per averci concesso la grazia di vivere questo momento di grande gioia e di crescita, che ci hanno messe in grado di rafforzare i legami fraterni e l’ardore missionario. Sentiamo di arricchirci a vicenda e di accogliere il Signore che è Incarnato in ciascuna delle nostre realtà. Gli chiediamo di concederci la grazia dell'unità e della comunione, perchè fra noi possa sempre essere questo ponte che ci unisce e che ci rende un unico corpo.

Esprimiamo la nostra immensa gratitudine per tutto ciò che ci è stato dato.








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Esci dalla tua terra e va'...

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"Esci dalla tua terra e va' dove ti mostrerò...". Erano queste le parole di un canto che per anni ha accompagnato il mandato missionario di sacerdoti e suore che lasciavano la loro terra d'origine per andare in missione in un altro Paese.
Ed è quello che abbiamo vissuto nei giorni scorsi, quasi contemporaneamente, a Roma, a Lomé e a Cochabamba.
Sì, perchè dalla casa generale di Roma, il 16 e 17 agosto, sono partite suor Delia Breton e suor Prisca Polo, ambedue infermiere poco più che quarantenni, per la loro nuova destinazione missionaria: suor Delia, boliviana, è il nuovo dono per la missione in Togo e suor Prisca, togolese, lo è per la missione della Bolivia.
E' questo il frutto del cammino di internazionalità che la Famiglia religiosa da tempo sta realizzando. Varie sorelle, infatti, già vivono da anni il loro servizio di carità in un contesto geografico e culturale diverso da quello di origine, proprio in forza dell'unica missione a cui tutte siamo chiamate con la professione religiosa, ma è la prima volta che una sorella boliviana va in Togo e una suora togolese va in Bolivia ed è la prima volta che questo interscambio avviene proprio negli stessi giorni.
Nelle foto allegate possiamo vedere, oltre al saluto della partenza, l'accoglienza festosa riservata alla due sorelle, segno tangibile di gioia e di fraternità; suor Delia e suor Prisca sono ben riconoscibili, una tra il volti africani e l'altra tra i volti boliviani.
Ora che le sappiamo felicemente giunte a destinazione, le lasciamo, come scriveva padre Luigi al termine delle sue lettere, 'nei Santissimi Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe, i nostri Amori', pregandoli di benedirle, guidarle e custodirle.
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Il sì per sempre alla fedeltà di Dio

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Roma, 2 gennaio 2022 - 22 gennaio Lomé (Togo),

Queste due date segnano il giorno della professione perpetua di suor LEONARDA (a Roma) e di suor PAULINE, suor FRANCOISE e suor FLORENCE (in Togo).
Il loro 'sì' al Signore, iniziato fin dai primi anni della formazione, è ora pronunciato davanti alla Chiesa ed accolto dalla Famiglia religiosa nella quale sono incardinate a pieno titolo: ha ricevuto così il sigillo del PER SEMPRE, come risposta fedele alla fedeltà di Dio.
Per suor Leonarda la lontananza dalla sua terra d’origine, la Bolivia, è stata supplita dall’affetto di tante sorelle, oltre che dal grande onore di aver avuto come celebrante Sua Eminenza il cardinale João Braz de Aviz.

Come è consuetudine, suor Florence, suor Françoise e suor Pauline, nel corso della cerimonia hanno manifestato all’assemblea ciascuna il suo impegno di seguire il Signore attraverso un simbolo: la cenere per esprimere la fragilità della creatura messa nelle mandi di Dio, la lampada come espressione dell’amore che deve illuminare i fratelli anche da lontano, il vaso d’argilla che, nella mani del grande Vasaio, si lascia modellare secondo il suo progetto.

Su ciascuna di queste quattro neo-professe invochiamo abbondanti benedizioni del Signore.
Auguriamo loro che la festa che hanno vissuto con tante altre sorelle e con la partecipazione gioiosa del popolo, sia pegno di un lungo cammino di carità, di santità, di fraternità.
Rimanga nel loro cuore l’entusiasmo della donazione allo Sposo Gesù e siano portatrici di bontà e di serenità ovunque il Signore le chiamerà a servirLo nei fratelli.


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