Chi siamo

Gli umili inizi dell'Istituto delle Suore della Provvidenza risalgono al 01 febbraio 1837, giorno in cui viene inaugurata a Udine la Casa delle Derelitte e le prime nove maestre decidono di dedicarsi a tempo pieno all'accoglienza e all'educazione delle bambine più povere della città.
La cerimonia privata delle promesse di consacrazione al Signore del primo gruppo di giovani suore ha luogo a Udine nella Notte di Natale del 1845.
Il Fondatore Luigi Scrosoppi, dell'Oratorio di San Filippo Neri, è un santo umile, ricco di profonda vita interiore e di generosa bontà, dotato di sano realismo e di quella tenacia che non si abbatte mai, anzi nelle prove acquista nuovo vigore. Lavora con zelo instancabile per il bene dei poveri e si affida totalmente alla divina Provvidenza che accompagna sempre la sua vita e quella della Famiglia religiosa da lui fondata: le Suore della Provvidenza.
L’Istituto, posto sotto la protezione di San Gaetano da Thiene, è di diritto pontificio ed è stato riconosciuto con Decreto di Lode dalla Santa Sede nel 1862.
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Cenni storici

Padre Luigi e le prime Suore della Provvidenza hanno vissuto un tempo molto travagliato; durante il 1800, infatti, il Friuli fu tormentato da cambiamenti sociali e politici e da notevoli rivolgimenti culturali.

Nei primi 70 anni di questo secolo il Friuli venne colpito da ben sette guerre che seminarono carestie ed epidemie come il tifo, la peste, il colera, il vaiolo e la TBC, malattie che causarono ovunque miseria e morte.

Padre Luigi appartiene a questa terra, a questa gente, a questa storia e coglie i segni di una società martoriata, scegliendo di spendersi interamente per la carità.

Intraprende varie iniziative, in particolare si dedica alla promozione della donna; accoglie e dà riparo a numerose bambine bisognose, povere e/o orfane, offre loro una casa e cura con particolare attenzione la loro educazione e istruzione; prepara molte giovani sul piano umano e professionale, affinchè possano condurre una vita dignitosa.

E' presente con la sua generosità nelle emergenze della città: feriti durante le guerre, malati abbandonati e bisognosi. Tali emergenze determineranno, poi, ulteriori ambiti di servizio delle sue Suore.

Inoltre non tralascia di aiutare altre opere che nascono in città per il bene fisico e morale della popolazione.

Tutto ciò, avvalendosi della collaborazione di alcune giovani donne che istruisce e prepara come maestre e infermiere. Saranno queste le future Suore della Provvidenza, che consentono all'opera di carità da lui iniziata di espandersi e continuare nel tempo.

Oggi le figlie di San Luigi operano in diverse parti del mondo e dedicandosi ai poveri con amore e genersità, sulle orme del Fondatore.
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Spiritualità

La spiritualità delle Suore della Provvidenza ha le sue radici nel Vangelo e si esprime in alcuni atteggiamenti che ne caratterizzano la vita e la missione.

Gesù è il centro della loro vita ed è amato e imitato nell'umiltà e nella povertà della sua incarnazione a Betlemme, nella semplicità della vita laboriosa di Nazareth, nella completa immolazione della croce sul Calvario, nel silenzio dell'Eucaristia.

Gesù ha detto: "Qualunque cosa avete fatto ad uno dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatta a me":  per questo le Suore sono chiamate a dedicare la vita e a servire per amore gli umili, i poveri, i sofferenti. La pratica della carità cristiana richiede, infatti, un atteggiamento di fede concreta. Esige totalità di amore e coerenza: "Cercate prima di tutto il regno di Dio e la sua giustizia e tutto il resto vi sarà dato in più". E' questo un invito a lavorare con fiducia e gioia e a spendersi con coraggio per amore del prossimo, sicuri che Dio provvederà ai nostri bisogni. E' il Padre celeste, infatti, che guida le sorti di ogni creatura sulla terra, Egli "che ha cura degli uccelli dell'aria e veste i gigli del campo".

Il Fondatore passa lunghe ore in preghiera, di giorno e di notte. Affida al Signore ogni piccolo seme gettato e attende fiducioso l'opera di Dio.

Insegna alle suore: "La Provvidenza di Dio è l'unica sorgente dell'esistenza di questo Istituto. Voi, in questa casa, dovete considerarvi come figlie della Provvidenza, che è vostra Madre e si prende cura di voi in ogni momento, sia nella buona salute che nella malattia, abbandonatevi sempre e completamente ad essa". Delinea così uno stile di vita semplice ed essenziale e propone un atteggiamento costante di abbandono fiducioso alla Provvidenza. Un abbandono come quello del "bambino nelle braccia della propria madre, senz'altro pensiero che di piacere a Dio solo, fino al sacrificio della propria vita".

San Gaetano da Thiene, il santo della Provvidenza, diventa pertanto il patrono invocato con fede dal Fondatore e dalle suore e l'esempio di totale fiducia in Dio: egli ha dato i suoi beni e speso tutta la vita per gli incurabili e i poveri, confidando solo nella Provvidenza.

Le suore invocano spesso anche l'intercessione di San Giuseppe, considerato il primo economo di ogni casa della Provvidenza e la guida sicura nel cammino verso Dio.

La confidente più vicina al cuore di ogni suora è sempre Maria. A lei, nostra tenera madre, premurosa verso i suoi figli, le suore chiedono aiuto in tutti i bisogni. La imitano nella vita di fede, di obbedienza, di semplicità e di laboriosità.

A lei, Madre della Provvidenza e umile collaboratrice all'opera di Dio, si affidano con profonda devozione filiale.
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Attività

Ogni opera di bene, ogni iniziativa deve essere attuata con competenza e proprietà. Non è forse questo il modo più realistico di dare una mano alla Provvidenza, mettendo a frutto i propri talenti e lavorando per il prossimo con intelligenza e cuore?

Lo stile che padre Luigi ha trasmesso alla suore è, dunque, fatto di responsabilità, di coraggio, di tenerezza, di fiducia e di gioia; richiede la generosità della maternità e l'umiltà di chi aspetta dal cielo ogni dono di vita.

E' un respiro che interessa tutta la persona nelle sue relazioni, nel lavoro e negli impegni semplici e complessi, lieti o dolorosi di ogni giorno.

E' una via sicura che dà forma concreta ai sogni e alla speranza.

E' il modo semplice attraverso cui la quotidianità si arricchisce del suo senso spirituale e la profezia acquista la concretezza dell'umano.

E' la spiritualità dell'Incarnazione.

La Congregazione, perciò, fedele allo scopo per cui è stata fondata, manifesta tale spiritualità nei seguenti servizi:

- l’accoglienza e l'educazione dell’infanzia (case famiglia, boarding, centri nutrizionali, scuole) 
- l’educazione della gioventù, specialmente la più bisognosa (laboratori di vario tipo, scuole)
- il servizio agli ammalati e agli anziani (ospedali, case di riposo, dispensari) 
- la collaborazione al ministero pastorale e all’azione missionaria della Chiesa (catechesi, formazione cristiana) 


Attua le sue opere in diversi Paesi nel mondo:

- Europa (Italia, Moldavia, Romania)
- Africa (Benin, Costa d'Avorio, Sud Africa, Togo)
- America Latina (Argentina, Bolivia, Brasile, Uruguay)
- Asia (India, Myanmar, Thailandia)


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Laici

Fin dalle origini le Suore della Provvidenza, hanno lavorato in collaborazione con laici "di buona volontà", coinvolti nei progetti di accoglienza e di educazione, di assistenza, di cura, di istruzione e di formazione cristiana.

Oggi, per la maggior presa di coscienza del ruolo del laicato nella Chiesa e per una accresciuta sensibilità del mondo civile verso le fasce più deboli della società, tale collaborazione assume proporzioni ancora più significative e determinanti, in relazione alla espansione e alla continuità delle opere di carità.

In nome della solidarietà, uno dei principi cardini della Congregazione, sono sorti vari gruppi spontanei e/o organizzati che, sull'esempio di padre Luigi, e insieme alle suore, offrono la loro collaborazione nel servizio ai più bisognosi.

Molti, poi, animati a seguire l'esmpio di san Luigi nella vita della carità, si sentono parte di una più ampia famiglia: LA FAMIGLIA DELLA PROVVIDENZA.
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Laici

Fin dalle origini le Suore della Provvidenza, hanno lavorato in collaborazione con laici "di buona volontà", coinvolti nei progetti di accoglienza e di educazione, di assistenza, di cura, di istruzione e di formazione cristiana.

Oggi, per la maggior presa di coscienza del ruolo del laicato nella Chiesa e per una accresciuta sensibilità del mondo civile verso le fasce più deboli della società, tale collaborazione assume proporzioni ancora più significative e determinanti, in relazione alla espansione e alla continuità delle opere di carità.

In nome della solidarietà, uno dei principi cardini della Congregazione, sono sorti vari gruppi spontanei e/o organizzati che, sull'esempio di padre Luigi, e insieme alle suore, offrono la loro collaborazione nel servizio ai più bisognosi.

Molti, poi, animati a seguire l'esmpio di san Luigi nella vita della carità, si sentono parte di una più ampia famiglia: LA FAMIGLIA DELLA PROVVIDENZA.
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