Ricordo di un amico e fratello

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Nel periodo che precedette la canonizzazione del Padre Luigi, le Suore della Provvidenza della Bolivia che si stavano preparando per celebrare la santità del Padre Luigi, cercavano una persona che conoscesse bene la lingua italiana per tradurre in castigliano le opere del Padre. I salesiani della parrocchia aiutarono a trovare un buon traduttore nella persona del signor Leonel Camacho, professore universitario che aveva studiato all’Universitá Pontificia ‘San Tommaso d’Aquino’ di Roma.
Leonel mise subito mano all’opera e, dopo aver conosciuto lo spirito e il carisma di Padre Luigi, sentì nascere in lui un amore grande per la sua vita e il suo esempio. Divenne così un devoto propagatore del suo carisma e della sua preziosa intercessione presso Dio. Sentiva che la sua vita era cambiata e che anche il modo di pensare non era più quello di prima. Riaffermò la sua ammirazione per Padre Luigi adottandolo come santo prottettore della sua famiglia.
Il 10 giugno 2001, partecipò alla canonizzazione di Padre Luigi; con grande entusiasmo accompagnò il gruppo della Bolivia. Al ritorno da Roma, incominciò assieme alle suore, a dirigere e a formare il gruppo dei laici scrosoppiani della ‘Famiglia della Provvidenza’.
Volle parlare della vita del santo, anche al gruppo degli allievi del SAR (ricerca e salvataggio) della “Forza aerea boliviana” e in collaborazione con il capitano Guzmann, fece costruire un capitello con la statua di Padre Luigi perchè fosse venerato anche in quel posto. Portava sempre con sè immaginette e medaglie di Padre Luigi e parlava di lui a tutte le persone che conosceva: ai suoi studenti, ai colleghi, ai medici e infermiere, ai taxisti, convinto che ogni momento era una buona occasione per trasmettere gli insegnamenti del suo Santo protettore.
Come gruppo dei laici della Bolivia, ringraziamo Dio per aver messo nel nostro cammino un vero testimone del Vangelo. Col suo esempio di vita ci ha aiutato a conoscere e a comprendere lo spirito del Padre Luigi. Ci raccontava con semplicità i fatti della vita del Padre e ci animava a vivere le sue virtù, soprattutto la carità e l’abbandono fiducioso nella Provvidenza, a trasmettere il carisma con orgoglio e fermezza, a rinunciare a noi stessi perchè gli altri siano felici, a non trascurare la recita del rosario, ‘perchè è un’arma potente’.
Durante la sua malattia, sostenuto dalla mano di Dio e di Padre Luigi e soprattutto dalla sua grande fede, mantenne una forza ammirevole fino all’ultimo giorno della vita terrena, quando, il 2 maggio 2018, il Signore lo chiamò alla sua presenza.
“Missione compiuta” furono le sue ultime parole.
Leonel, sei partito verso l’incontro con Dio, con Padre Luigi che hai tanto amato, con suor Celestina e Enzo, con tutte le persone che ti ricordano per averle aiutate a conoscere Dio e Padre Luigi.
Tutti noi del gruppo dei laici Scrosoppiani della Bolivia, ti siamo molto riconoscenti per il bene che hai seminato in noi!
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