Consacrate al Signore per sempre

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Il 10 giugno 2020, data nella quale ricordiamo la canonizzazione del nostro padre San Luigi, è stato un giorno di grazia per la nostra Famiglia religiosa e per la Provincia dell'India in particolare: infatti abbiamo gioito per il dono delle nostre quattro sorelle indiane, suor Ansuma, suor Goreti, suor Sangita e suor Usha che, innamorate della bellezza divina, hanno pronunciato il loro “sì” per sempre davanti alla Chiesa.
La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da sua Eccellenza Mons. Thomas D’ouza, Arcivescovo di Kolkata e altri tre sacerdoti. A causa della pandemia è stata una celebrazione molto semplice nella cappella della casa provinciale insieme alle sorelle della comunità e del Noviziato.
È stato un giorno di ringraziamento al Signore per la loro testimonianza di vita donata totalmente a Dio per servire i fratelli.


Madre Cecilia Piacentini, in una delle sue lettere scriveva: «Ricordati che il giorno della Professione promettesti di dare: AMORE PER AMORE, SANGUE PER SANGUE, VITA PER VITA».
Infatti il “sì” che le nostre sorelle hanno pronunciato è basato sulla certezza della donazione d'amore che il loro Sposo Gesù ha già fatto nei loro confronti.

Ricolme dell’amore di Cristo, le sorelle desiderano condividere con noi la preghiera del loro cuore:
“Eccomi qui, sono la tua serva, Signore” (Lc 1: 38). Grazie, Gesù per la tua chiamata d’amore con cui vuoi che io impari da Te l’arte del dono gratuito e gioioso per poter essere uno strumento dell’amore del tuo Amore in mezzo ai fratelli e alle sorelle. (Sr. Ansuma Islary)

“Ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore” (Osea 2: 20). In risposta alla fedeltà del Signore e alla sua relazione d’amore per me, vorrei donarmi totalmente, come Lui si è donato e continuamente si dona ed essere immolata come Lui, da Lui e per Lui. (Sr. Goreti Dung)
“La mia anima rende grazie al Signore che sono benedetta dal suo santo Nome e non dimentico mai le sue benedizioni, perché il mio Salvatore mi ha scelto come sua serva”. (Sr. Sangita Ekka)
“Il cuore di ogni suora è come un altare consacrato a Di”. Voglio cantare e ringraziare Dio per il suo amore e la sua tenerezza nei miei confronti. Ho sperimentato la serenità del cuore, la grazia e l’amore di Cristo. (Sr. Usha Rani Singh)

Noi, Famiglia di Padre Luigi, ci rallegriamo nel Signore per il dono prezioso di queste sorelle. Le accompagniamo con la nostra preghiera perché diventino il segno di Dio per l’umanità intera.

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I 150 anni della morte di Suor Maria Osanna (Teresa Dush)

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Domenica, 16 agosto 2020, a Porzus, un paesino incantevole con una vista che si apre sulla pianura friulana, presieduti dal vescovo di Udine, Monsignor Andrea Bruno Mazzocato, abbiamo celebrato la memoria dell’inizio di una storia speciale.
In mezzo alla gente semplice e povera, nella famiglia Dush c’è una ragazzina di 10 anni: Teresa. Un giorno, 8 settembre 1855, festa della natività di Maria, la mamma le dice di andare sulla collina a tagliare l’erba per gli animali della stalla e lì Teresa vede una bellissima Signora che le sorride dolcemente, le prende il falcetto (sesule), taglia un po’ di erba e le dà il suo messaggio: Ricordarsi del giorno del Signore e onorare il nome di Dio... In seguito Teresa vede la Madonna altre due volte mentre è a pregare in chiesa con la comunità parrocchiale e riceve da questa bella Signora un piccolo segno perché tutti credano: una misteriosa crocetta, dorata come l’oro lucente, impressa sul polso della mano sinistra. Quei buoni montanari, stupiti da tale grazia, costruiscono sul luogo dell’avvenimento una cappellina, che sorge ancora oggi all’ingresso del paese.
Nonostante la grande gioia e lo stupore della piccola Teresa, la croce sul polso ha le sue conseguenze. Per sottrarre la bambina ai pericoli di un’indiscreta devozione, il canonico di Cividale monsignor Tiossi, affida la piccola Teresa ad un sacerdote di Udine il quale offre casa e amore a tante bimbe di quei tempi: è il nostro caro San Luigi Scrosoppi.
Teresa cresce con questo nuovo speciale “padre”, che le insegna tante cose e l’aiuta ad avere una vita santa. Esce dopo quattro anni e poi si ripresenta a Padre Luigi, manifestando il desiderio coltivato nel suo cuore: consacrarsi a Dio e dedicare a Lui tutta la vita. Potrà realizzarlo il 14 settembre 1868, diventando Suora della Provvidenza con il nome di suor Maria Osanna. Anche in tale situazione la dolce Madre non l’abbandona. Teresa non sa leggere né scrivere, come farà a recitare l’ufficio? La Madonna la sprona ad avere coraggio e a fare il passo verso la meta, assicurandole che al momento della preghiera avrebbe saputo recitare l’ufficio come le altre. Infatti, mentre è in coro, legge e recita benissimo; appena fuori dalla chiesa, ridiventa come prima.
Padre Luigi dice che Teresa è buona e questo BUONA, detto da un santo, ha uno spessore tutto particolare. È umile, semplice, prega con fervore, si lascia docilmente guidare sul cammino della santità dal suo “maestro eccezionale”.
Di lì a poco la nostra cara suor Osanna si ammala e muore santamente il 17 agosto 1870. Parte per il Paradiso, per rivedere Colei che l’ha accompagnata e sostenuta nei diversi momenti della sua vita. Vola in cielo, come un piccolo fiore che la Madonna raccoglie per trapiantare nelle aiuole del paradiso.
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Un nuovo passo nel cammino formativo

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Oggi, 8 settembre, insieme alla Beata Vergine Maria, che si è meravigliata delle opere di Dio nella sua vita, anche noi, Suore della Provvidenza in India, siamo stupite delle opere meravigliose di Dio. In questo bel giorno, importante per la nostra Famiglia reliogiosa, le nostre sette postulanti, Badashisha, Dimrella, Larisha, Salomi, Sunita e Sylvia e le nostre quattro aspiranti, Anjeli, Jennifer, Kushbu, Shanjulo, hanno iniziato rispettivamente il noviziato e il postulato.

Ringraziamo Dio per il dono di queste sorelle e auguriamo loro che possano rimanere sempre fedeli alla chiamata di Dio. Preghiamo affinché questa nuova e importante tappa del loro cammino formativo possa diventare un momento per crescere nel rapporto personale e intimo con Gesù, attraverso la meditazione quotidiana della Parola di Dio e una vita centrata su Gesù nell’Eucaristia.

Preghiamo che Padre Luigi, nostro modello, le aiuti nella sequela di Cristo e Maria, nostra Madre, insegni loro ad amare suo Figlio, Gesù, e che le accompagnino per aiutarle a gustare la gioia di seguire Cristo. È stato davvero un giorno memorabile, un momento di grazia, un evento speciale che ha riempito l'atmosfera di gratitudine, di lode e ringraziamento a Dio Onnipotente. Anche noi ricordiamo con gratitudine ogni suora della Provvidenza, che ci ha accompagnato con le sue preziose preghiere.
Grazie!




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Enumera tutte le grazie che il Signore ti ha dato

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Con grande gioia il 6 settembre, come Maria, ho detto il mio SI, fidandomi e abbandonandomi completamente nelle mani di Dio.

la consacrazione è per me una risposta amorevole a un Dio che mi ha amato per primo... e quindi voglio vivere i miei giorni di donazione ai fratelli e alle sorelle.

Voglio testimoniare la forza dell'amore di Cristo Risorto ovunque mi trovi, dove Lui stesso mi conduce.

Ringrazio tutte le suore che hanno pregato per la mia perseveranza e chiedo che continuino a pregare per la mia fedeltà.

Sono felice di essere di Dio e ora appartengo solo a Lui! Felice di essere una suora della Provvidenza, figlia di Padre Luigi, ricordando sempre il suo insegnamento:
Che tutto sia in noi un atto d'amore, dalla mattina alla sera!

                                                                       SUOR VERONICA

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Il dono e la gioia della fedeltà

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Sono ben 44 le sorelle che nel corso del 2020 in Italia, in Brasile, in Uruguay, in Togo, in India, in Romania e in Myanmar hanno celebrato l’anniversario della prima professione, ancora entusiaste di quel ‘Sì’ che ha dato forma a tutta la loro vita.

- significativo il traguardo dei 25 anni di vita religiosa (16 sorelle)
- straordinario quello dei 50 anni (7 sorelle)
- eccezionale quello dei 60 e 70 anni (17 sorelle)
- ancor più raro quello dei 75 anni (4 sorelle)

Una memoria che, nutrendosi di gratitudine, sceglie di ‘rimanere’ nell’amore di Dio, offre e prega:
“Signore, la mia salvezza viene da Te, le mie mani non sono vuote, ma piene della tua grazia. La mia perseveranza è dono tuo, della tua fedeltà e della tua misericordia. Tu mi hai dato tutto, nella tua immensa gratuità. Io ti ripeto con gioia il mio sì quotidiano.”.

Le singole comunità, in varie date, si sono strette attorno alle sorelle per festeggiarle e, attraverso la celebrazione eucaristica, rendere lode al Signore per le meraviglie che ha compiuto attraverso di loro nei lunghi anni di vita.
Hanno espresso anche il grande affetto che le unisce e tutta la riconoscenza per il bene che ciascuna ha seminato a larghe mani, servendo i fratelli e diventando per loro segno della provvidenza di Dio che si prende cura dei più piccoli.

La gallery riporta alcune foto dei singoli festeggiamenti, ma aspetta di essere arricchita da tante altre…



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Entrata in postulato e noviziato

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Entrata in postulato

Il 15 agosto scorso, data dell'Assunzione della Vergine Maria, la nostra Provincia d'Africa ha accolto nel suo noviziato cinque nuove postulanti: Bernice, Charlotte, Clementine, Felicia e Teresa.

La cerimonia è iniziata nel pomeriggio. È arredato con la liturgia della Parola, l'assegnazione della medaglia, il ringraziamento e la consacrazione alla Vergine Maria. Infatti la Provinciale, suor Anastasie, ha invitato le giovani postulanti a lasciarsi condurre dalla Vergine Maria verso suo Figlio Gesù ed a fare anche di padre Luigi, il loro padre, fratello maggiore e amico, in altre parole ad aprirsi totalmente a lui. Ebbri di gioia, sui passi di danza, i giovani postulanti hanno reso grazie a Dio con il canto del Magnificat.

Prima di concludere la cerimonia, Bernice, Charlotte, Clementine, Felicia e Teresa sono state accolte nel gruppo delle giovani in formazione dalle novizie che hanno dato loro il frutto della passione come simbolo; con questo gesto, le novizie hanno invitato queste postulanti ad estendere la loro carità a tutti senza eccezioni, soprattutto nella vita fraterna, nel modo in cui l'albero del frutto della passione abbraccia tutto ciò che trova sul suo cammino.


Entrata in noviziato


Il 7 settembre 2020 Martine Coulibaly e Nicole Ménam sono entrate in noviziato. La celebrazione ha iniziato alle 11 del mattino come previsto con il segno della croce fatto dalla Provinciale Sr. Anastasie MOKLI seguita dalla preghiera di apertura. La celebrazione è proseguita normalmente con i riti di entrata in noviziato, prima di tutto con il Salmo 62 e il Vangelo secondo San Giovanni 3, 1-8 scelti dagli stessi pre-novizie.

La provinciale ha chiesto alle future novizie di esprimere liberamente il loro desiderio. Hanno espresso personalmente la richiesta di essere ammesse al noviziato. La Provinciale le ha ricevute e accolte, affidandole al nostro Padre Luigi e alla formatrice Sr. Germaine esortandogli a lasciarsi formare da lei con l'aiuto dello Spirito Santo e per l'intercessione della Vergine Maria e di P. Luigi.

Le novizie Martine e Nicole hanno presentato il simbolo della luce che hanno scelto come modello da seguire e da imitare con le sue qualità durante il loro cammino di questa nuova tappa del noviziato. Vogliono contaminare coloro che li circondano con il loro calore umano, la loro gioia e per grazia di Dio, cercheranno di dare una buona testimonianza attraverso la loro vita.

Dopo il canto di ringraziamento delle nuove novizie, come al solito, quelle del 2 ° anno le hanno accolte con il simbolo della vite e del tralcio, proponendo loro di cercare di rimanere nel Signore come i tralci rimangono sulla vite perché fuori di Gesù non possiamo fare nulla.

Questa bellissima cerimonia si è conclusa con il canto dell'Angelus e di lode a Dio come segno di gratitudine e di ringraziamento per tutti i suoi benefici nella nostra Famiglia Religiosa.


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Lampada per i miei passi è la Tua Parola - Salmo 119

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Questa é la frase che ha accompagnato la nostra carissima sr. Dores nella celebrazione dei suoi 50 anni di consacrazione.
Infatti nella semplicità e alla luce della Sua Parola, domenica 11 settembre, insieme ad alcuni laici, ci siamo strette attorno a sr. Dores per festeggiarla e rendere grazie al Signore per questi 50 anni di grazie e di benedizioni.

Già sabato sera ci siamo ritrovate per un momento di preghiera durante il quale sr. Dores ci ha fatto dono di una bellissima testimonianza di vita.
Testimonianza fatta con una tale semplicità e naturalezza che quasi non aveva più bisogno di parole, la sola presenza di sr. Dores parlava da sé del suo grande amore per Cristo e per la missione.

Durante l’omelia della celebrazione eucaristica il celebrante, ha notato subito la semplicità di sr. Dores, aggiundendo che, se fosse lasciata libera la partecipazione a questa celebrazione, neanche lo stadio di Lomé avrebbe potuto contenere tutte le persone: sia laici, sacerdoti, suore, sia bambini, giovani e anziani, tutte persone alle quali il Signore si é fatto vicino e si é manifestato tramite l’amore e la donazione di sr. Dores durante questi 50 anni di consacrazione.

Grande é stata la nostra gioia nel rendere grazie al Signore per aver inviato sr Dores, ormai quasi 50 anni fa qui in Africa, e di averla resa un così umile strumento della sua Provvidenza per tutti noi.

A te, Signore, la nostra lode e la nostra gratitudine per il tuo amore forte e fedele che ha accompagnato sr. Dores fino a questo momento; te la affidiamo ancora, affinché Tu possa continuare ad essere la luce dei suoi passi e la gioia del suo cuore.

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Una gioiosa provvidenza

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Mercoledì 30 settembre 2020, noi, nove suore che siamo a Roma per la preparazione ai voti perpetui, siamo andate all’udienza generale di papa Francesco, con il pensiero di riuscire almeno a salutarlo.
Al suo arrivo,
ci siamo preparate con un bel discorso, ma la nostra emozione è durata poco, perché il Papa non ci ha nemmeno salutato. Siamo rimaste davvero deluse, ma con un po' di speranza che almeno alla fine dell’udienza ci saremmo riuscite.
Infatti, dopo aver ascoltato la sua parola ed aver pregato insieme a tutti i fedeli presenti, finalmente il nostro desiderio si è realizzato appieno... e che grande gioia poterlo vedere fermo davanti alla transenna dove eravamo e udire la sua voce proprio vicino a noi.
Siamo riuscite non solo a salutarlo, ma abbiamo anche parlato a tu per tu con Lui, dicendogli chi eravamo: il gruppo internazionale delle Suore della Provvidenza che stanno preparandosi ai voti perpetui e questo ci ha fatto avere una benedizione da parte sua.

Alcune di noi gli hanno stretto la mano; abbiamo anche chiesto la sua benedizione per le nostre famiglie; ha perfino messo il suo autografo sulla prima pagina del libro di Padre Luigi che una di noi aveva con sé; ha salutato un'altra in francese; ha benedetto le corone del rosario di ciascuna di noi; ha chiesto la preghiera a una di noi in inglese con queste semplici parole: “ Please, pray for me”.
La gioia più grande è stata quando una di noi gli ha regalato una piccola medaglia di Padre Luigi e lui ci ha chiesto il nome del Santo. La suora ha presentato il nostro Fondatore e gli ha anche detto che celebriamo la sua festa  il giorno 5 ottobre e che in questi giorni della novena offriamo specialmente la nostra preghiera per Lui per il suo ministero di pastore. E ancora una volta, ci ha dato la benedizione.


E cosi la mattinata è stata davvero piena di emozione, di gioia, di speranza, di provvidenza.
Ringraziamo la nostra Famiglia Religiosa che ci ha dato questa bellissima occasione che resterà sempre come un ricordo gioioso nel nostro cuore.







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ROSA MISTICA news: 10-17 gennaio 2021

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Quest’anno durante le celebrazioni dell’Ottavario di Rosa Mistica si è voluto dare importanza ad un anniversario per noi non trascurabile: il 90° anniversario dell’incoronazione di Rosa Mistica.
E così per un giorno la statua della Madonna Rosa Mistica dal suo Santuario è stata portata nel Duomo di Cormons. Il “pellegrinaggio” è avvenuto in via del tutto riservata e con mezzi propri. Un gruppo di volontari si è arrampicato fino al trono da cui ci guarda amorosa e lentamente hanno riportato “Maria sulla terra”. Momento davvero emozionante!
La Madonna ha lasciato il Santuario al canto dell’Ave Maris Stella, proprio come quando le nostre missionarie partivano per la missione, e al suono festoso delle campane del Santuario da cui partiva e del Duomo che la accoglieva.
Vista da vicino, tutte abbiamo notato la sua espressione sorridente.
Collocata in Duomo, aveva costantemente il picchetto d’onore assicurato dalle associazioni di volontariato. Ad ogni ora, la recita del Rosario e l’Eucaristia e così moltissime persone e famiglie hanno, potuto vivere, con particolare devozione, la preghiera difronte a questa immagine tanto cara alla gente delle parrocchie.
A conclusione dell’Ottavario, è stata significativa la preghiera di affidamento composta per l’occasione dal parroco Mons. Paolo Nutarelli che è risuonata in Duomo: “… perché Maria, in questo tempo di pandemia, conforti quanti piangono i loro morti, sostenga quanti sono angosciati per le persone malate e per chi è in ansia per la crisi dell’economia e del lavoro”. L’invocazione è continuata pregando perché questa dura prova finisca e ritorni un orizzonte di speranza e di pace. Una speciale protezione è stata chiesta per i medici, il personale sanitario ed i volontari che sono in prima linea, per le famiglie, i giovani ed i bambini.
Al rientro in Santuario, la statua è stata portata in processione lungo i corridoi della Casa di Riposo e così la nostra Madre, Rosa Mistica, ha potuto essere pregata e venerata da vicino dalle suore e dalle ospiti anziane ed ammalate: le lacrime di gioia e di emozione che molte di esse hanno versato sono segno della straordinarietà di quanto ciascuna ha vissuto nel profondo dell’anima.
I Vespri solenni hanno concluso l’Ottavario e la Madonna è stata riposta in alto, nella sua nicchia, perché continui a vegliare su di noi, sul popolo cormonese e su tutti coloro che amano venerare Maria come Rosa Mistica e Madre della Provvidenza.
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Spose di Cristo per sempre!

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La provincia ‘S. Gaetano’ dell’Africa ha vissuto da poco la gioia della professione perpetua di tre sorelle:
-      suor Bernadette e suor Elise hanno detto il loro sì definitivo il giorno 23 gennaio 2021 a Kouvè (Togo);
-      suor Hortense ha pronunciato i voti perpetui il giorno 6 febbraio 2021, a Abidjan (Costa d’Avorio), nel villaggio di Anonkoua-Kouté dove lei è nata e cresciuta.
Ambedue le cerimonie sono state precedute da una veglia di preghiera insieme alle sorelle delle comunità vicine che hanno rivissuto, insieme alle giovani, il loro sì al Signore.
Attraverso tre simboli sono stati espressi gli aspetti essenziali della consacrazione in un Famiglia religiosa:
-      la Parola di Dio e la Regola di vita - la sequela di Gesù e la santità nel quotidiano;
-      i libretti ‘Dai loro frutti li riconoscerete’ - l’appartenenza alla Congregazione e alla sua missione di carità.
  
Le due celebrazioni eucaristiche sono state presiedute rispettivamente da Mons. Isaac Jogues Gaglo, vescovo della diocesi di Aného e dal Cardinale Jean Pierre Kutwa della diocesi di Abidjan e rese belle e solenni dalla partecipazione di tante persone e dei loro canti gioiosi.
I celebranti hanno incoraggiato le festeggiate a proseguire il loro cammino con fedeltà, a vivere il dono di se stesse nell’umiltà e nella disponibilità piena al servizio, ad essere ambasciatrici di pace, testimoni del Vangelo.
Significativi sono stati i simboli che ciascuna sorella ha scelto per esprimere il suo impegno definitivo da vivere
-      suor Bernadette: la zucca che rappresenta la disponibilità e il servizio;
-      suor Elise: il baobab che esprime la forza e la perseveranza anche nelle difficoltà e nelle debolezze;
-      suor Hortense: la palma che raffigura il dono totale a servizio di Dio e dei fratelli.

La festa si è conclusa con la gioia di tutto il popolo per ringraziare il Signore per il dono di queste sorelle e per chiedere per loro la grazia della fedeltà; la professione perpetua, infatti, non è un traguardo, ma una tappa della vita che domanda tanti altri sì generosi.
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