Il nostro Sì con Maria

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Nella solennità dell'Immacolata Concezione di Maria, il giorno 8 dicembre, le nostre sorelle suor Alka Xalxo, suor Sangita Kujur e suor Vinita Tirkey hanno detto il loro 'sì' finale con la professione perpetua dei voti di povertà, castità, obbedienza.

Ringraziamo il Signore per la loro risposta alla chiamata di seguirlo e di servirlo nella Famiglia religiosa di Padre Luigi.

Auguriamo a ciascuna di loro di  vivere in pienezza il carisma della Congregazione, nell'amore ardente a Gesù e nella dedizione incondizionata ai fratelli, soprattutto ai piu' poveri e bisognosi, con l'essere strumenti di provvidenza e con la carità che si esprime nella cura e nella tenerezza materna.
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Consacrate a Dio per tutta la vita

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Nella Casa Madre di Udine, il 19 dicembre 2015, 7 sorelle si sono consacrate a Dio per sempre attraverso la professione perpetua.
Sono: suor Shanthi, suor Paola, suor Benedetta, suor Ester, suor Maria Bambina, suor Maria Goretti e suor Maria.
Ha presieduto la celebrazione l'Arcivescovo di Udine Mons. Andrea Bruno Mazzocato che così si è rivolto alle festeggiate:
«Il Friuli ha tanto bisogno del dono della vostra verginità, cioé del vostro sacrificio d'amore per Gesù con cui offrite tutto il vostro corpo, i sentimenti, gli affetti, gli istinti, l'intelligenza, affinché tante persone possano goderne. E chi è innestato in Cristo in tal modo porta frutto. Questo è il vostro segreto, la forza divina dell'amore di Gesù che vi rende in grado di ricambiare, vi dà la forza di fare della vita un sacrificio vivente donato agli altri nella carità, fino alla morte, cioè senza pentimenti, per sempre».

Ed ora, condividiamo alcune espressioni sgorgate dal loro cuore:

"Ora sento di essere una donna sposata. Mi sveglio al mattino con il pensiero che il mio Sposo è vicino a me. Tu mi basti, Gesù mio!" (Sr. Paola)

"Ho goduto pienamente nel Signore. Ora sono tutta Sua e mi metto nelle Sue mani, mi offro per sempre a Lui e gli chiedo di benedire il mio cammino di sequela." (Sr. Maria)

"Ho sperimentato una gioia immensa. Con Maria ho cantato il Magnificat, perché Gesù ha accettato questa umile serva come sua sposa. Sono certa che Lui vive in me ed io in Lui." (Sr. Shanti)

"Dico grazie alla misericordia di Dio perché ha fatto grandi cose in me, mi ha creata per amarLo e mi ama di amore eterno. Amerò tutti i fratelli con la tenerezza di Gesù."  (Sr. Maria Goretti)

"Sento una gioia immensa e vera: sono per sempre sposa di Gesù che è sceso fino a me proprio per sposarmi. Desidero dire il mio grazie a tutte le sorelle della Familia Religiosa perché ci hanno accolto con le braccia aperte e ci hanno accompagnate con la preghiera." (Sr. Maria Bambina)

"Grazie, Gesù per la tua chiamata d'amore che mi riempie di gioia. Grazie a tutta la Familia Religiosa. Voglio essere una testimonianza d'amore nella quotidianità della mia vita." (Sr. Ester)

"Ho deciso liberamente che seguirò il mio Sposo Gesù fino alla fine della mia vita. Ho sentito tanta forza, grazie alla preghiera di tutte le sorelle, anche di quelle che già sono in Paradiso." (Sr. Benedetta)

Invochiamo su ciascuna di queste sorelle la benedizione di Maria Madre della Provvidenza e del nostro Padre San Luigi perché veglino sulla loro fedeltà quotidiana e le sostengano nel cammino.
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Il Natale di 170 anni fa...

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Riportiamo dalla biografia di padre Luigi scritta da Mons. Biasutti, il ricordo delle nostre prime sorelle nel Natale di 170 anni fa...
Facendo "grata memoria" di questa data, invochiamo su di noi l'intercessione di tutte le sorelle che sono in Paradiso, perché ci aiutino ad essere perseveranti e generose nel nostro quotidiano cammino di santità.

Il 25 dicembre 1845, giorno del santo Natale, quindici suore vestirono l’abito religioso. Di esse otto erano le fondatrici del 1° febbraio 1837 e sette quelle che s’erano aggiunte dal 1837 al 1844.
Lo stesso giorno, undici su quindici, senza obbligarsi ai voti, proposero fermamente di osservare con tutto impegno le tre virtù della povertà, castità ed obbedienza.
Benché non emettessero i voti, quel 25 dicembre venne poi considerato da padre Luigi come la data della loro professione.
Delle undici otto erano le "coriste": Lucia De Giorgio, Caterina Cortelazzis, Margherita Gaspardis, Teresa Fabris, Rosa Molinis, Felicita Calligaris, Giovanna Colloredo e Cristina Borghese; e tre le "converse": Orsola Baldasso, Maddalena Morassi e Giovanna Mària.
Lucia De Giorgio venne designata superiora "provvisoria" e rimase tale fino al 1848; e la Cortelazzis fu vice-superiora.
Il carattere di provvisorietà della superiora è dovuto al fatto che la novella congregazione si costituì, per allora, a solo titolo di esperimento, che riuscì splendidamente. Un moltiplicato fervore pervase la piccola schiera ed un vigoroso affiatamento la cementò.
Tale felice risultato va attribuito in gran parte a don Scrosoppi, il quale, come già dicemmo, se ne stava tutto il giorno occupato nelle cose spirituali, per formare le suore secondo lo spirito di Gesù Cristo. Ma una buona parte di merito la ebbe la nuova superiora, suor Lucia De Giorgio.
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'Nascita' della comunità di Johannesburg

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Il 19 marzo 2016, con la solenne celebrazione delle Lodi e della Santa Messa in onore di San Giuseppe, ha avuto inizio l’avvio ufficiale della comunità di Johannesburg, in Sud Africa.
          Le sorelle che compongono la nuova comunità sono: suor Adelaïde Amegah superiora, suor Adeline Bouglouga, suor Blanche Jafta e suor Hubertine Davon.
          La Santa Messa ha avuto luogo nella nostra cappellina. Padre Cinema, vicario della parrocchia e membro della Congregazione di San Vincenzo de' Paoli, l’ha celebrata in francese, così abbiamo potuto capire e partecipare in pienezza. Il parroco del luogo ha concelebrato, perché parla solo il portoghese. Il paradiso era con noi e anche tutta la Congregazione. 
          La sera precedente abbiamo letto la lettera della Madre Generale che ci ha scritto per questa occasione. Tra le altre cose, la Madre ci scrive:
"Che ogni persona che incontrate e che servite, possa trovare in voi un segno della Provvidenza e ricevere da voi solo del bene.
Ma perché questo avvenga, secondo la volontà di Dio, è indispensabile che tra di voi regni sempre l’amore vicendevole, la concordia, il perdono e la carità. Che nella vostra comunità si respiri solo il profumo della misericordia!”.
E noi desideriamo davvero che sia sempre così! 
          Alle 12 e 30 abbiamo pranzato con il parroco e il cappellano e abbiamo passato una giornata in unione al Signore, a Maria Madre della Provvidenza, a San Giuseppe, nell’aiuto vicendevole e nella gioia per aver sentito tutte le comunità della Provincia. 
          il giorno dopo, Domenica delle Palme, abbiamo partecipato a due processioni, una prima della Messa e mimata dai bambini della parrocchia e alla fine con una bella statua di Gesù che porta la croce.
All'inizio della Messa, il parroco, P. Lemons ci ha presentate ai fedeli che si sono dimostrati ben felici di avere tra loro la nostra presenza.
Tutto é stato fatto nella più grande semplicità e noi siamo contente di seguire l’esempio di San Giuseppe, l'uomo nascosto e silenzioso di Nazareth. A Lui affidiamo questa comunità e la sua missione tra la gente.

                                               Suor Bruna Paravano dell’Angelo Custode
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SANIS, nuova apertura in terra indiana

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Il giorno 11 aprile 2016 è stato un nuovo straordinario giorno nella vita della Provincia "San Giuseppe" dell'India. L'intera Famiglia religiosa aveva appena celebrato il bicentenario dell'umile inizio della Casa delle Derelitte di Udine, con un profondo senso di gratitudine e di stupore per le misteriose vie nella quali la Provvidenza sta guidando il nostro cammino. Oggi per noi è stata l'ennesima rivelazione a sorpresa del Signore Risorto che ci chiede di essere in un'altra realtà segno e strumento della sua Provvidenza. La nostra Provincia "San Giuseppe" ha dato alla luce la sua sedicesima comunità nel Nord/Est dell'India: a Sanis, nella parrocchia di S. Pietro, in diocesi di Kohima, nello Stato del Nagaland.

Si tratta di un remoto villaggio con una popolazione in lieve aumento. Gli abitanti appartengono principalmente alle tribù Naga e Lotha. Essi dipendono dal mondo primitivo del settore agricolo, soprattutto dalle risaie e sono economicamente poveri. Queste persone sono semplici e timorate di Dio e chiedono soltanto, come è nella loro semplice fede in Dio, che i missionari portino cambiamenti positivi nella loro vita e situazione.

Sua Eccellenza, Monsignor Mckenna, Vescovo di Bathurst, in Australia, che era ospite d'onore della giornata, ha benedetto e inaugurato il convento, alle presenza di Mons. Dr. James Thoppil, Vescovo di Kohima, di suor Thresiamma Karottuthazhath, superiora provinciale, e di molti padri e sorelle, studenti, parrocchiani e sostenitori. Nel suo discorso inaugurale il vescovo di Barthurst ha detto che la realizzazione di questa missione è un segno esplicito che si può cantare, insieme come Chiesa, la dolce sinfonia del Signore risorto e collaborare, a mani unite, per il Regno di Dio. Ha invocato la benedizione di Dio su tutte le sorelle che presteranno servizio nella parrocchia, sul parroco e su tutti i fedeli.

Sua Eccellenza, Mons. James Thoppil nel suo discorso ha apprezzato le sorelle per aver accettato di lavorare in quel remoto villaggio, pur consapevoli dei disagi e difficoltà.

Suor Thresiamma ha ringraziato il vescovo per la fiducia in noi nell'affidarci la missione tra quella gente e ci ha assicurato tutto l'aiuto e il supporto. Ha anche ringraziato il vescovo di Barthurst, per l'aiuto che ha offerto nel realizzare questa missione, soprattutto per il bellissimo edificio del convento. Ha esortato le sorelle ad essere un segno della Provvidenza e della carità per la gente di Sanis secondo il carisma di San Luigi nostro fondatore e la missione della Congregazione. Ha anche portato il saluto cordiale di Madre Ester, nostra Superiora Generale. Ha ringraziato suor Rosalina Myppan, perchè durante il suo precedente mandato come superiora provinciale, si è adoperata per raggiungere all'accordo tra la diocesi e la Famiglia religiosa.

Gli studenti delle scuole ed i parrocchiani hanno espresso la loro gratitudine e amore a tutti i presenti attraverso un breve programma culturale, ben animato.

Suor Lissy Pathinachiparambil è la superiora della nuova comunità; insieme ad altre tre sorelle, suor Vinita Tirkey, suor Presita Marak e suor Liliosa Konglah, formano la terza comunità nella diocesi di Koima.

Che padre Luigi benedica questo nuovo inizio, protegga le sue figlie e doni loro un cuore generoso per servire i fratelli con amore di sorelle e di madri.

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Grazie, M. SpesAlma! Grazie M. Piafides!

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"Signore, non ti chiediamo perché ce le hai tolte,

ma ti ringraziamo perché ce le hai date".

Ci eravamo ormai abituate a vederle accanto a noi, sempre serene e disponibili, pronte all’ascolto e alla preghiera. Erano due Madri che conoscevano il cuore di ciascuna di noi perché, in fasi diverse della nostra vita, ci avevano accompagnato e sostenuto nel nostro cammino spirituale.
Hanno guidato la Famiglia religiosa nel delicato e difficile servizio di superiora generale che hanno vissuto intensamente, donandosi con competenza e sapienza nello spirito evangelico della carità.

Ognuna di noi conserva senz’altro un ricordo particolare, una loro parola detta al momento giusto, un gesto di tenerezza o forse anche un richiamo forte, tutte cose che hanno dato al nostro vivere un impulso ed una forza nuova.

Anche se anziane e “a riposo” , continuavano a darci coraggio con la loro testimonianza serena, la loro parola saggia e piena di fede e con quella promessa sicura: “Prego, sai!”

Se ne sono andate quasi insieme, una dopo altra, in punta di piedi e noi ci siamo ritrovate più sole, e con una grande eredità da valorizzare: vivere solo per Dio ed in Dio, grande amore e comunione con la Famiglia religiosa, ardere di passione per i fratelli, donare se stesse senza risparmio e con gioia, amore e fedeltà alla Chiesa ed al mondo di oggi, non aver paura di guardare lontano, correndo con fiducia il rischio di “pensare in grande” quando si tratta del Regno di Dio.


Ci viene naturale quindi, con S. Agostino, pregare così:

SDP




Per leggere la "memoria" di Madre Spes Alma:
https://www.suoredellaprovvidenza.it/it/sorelle-nella-casa-del-padre/2017/198-memoria-di-madre-spes-alma



Per leggere la "memoria" di Madre Piafides:

https://www.suoredellaprovvidenza.it/it/sorelle-nella-casa-del-padre/2017/194-memoria-di-madre-m-piafides

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Un sì per sempre nella città di Cunha

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Il 19 febbraio 2017 ha avuto luogo nella città brasiliana di Cunha, nello Stato di San Paolo, la professione perpetua di suor Marcilene Aparecida Nunes.

L'esperienza vissuta come Suore della Provvidenza con il popolo di Dio, è stata quella di percepire la presenza della grazia di Dio che accompagna il suo popolo e fa ancora affidamento su uomini e donne per la costruzione del suo Regno. Per questo Egli continua a chiamare e ad inviare.

Possiamo dire che la celebrazione dei voti perpetui di suor Marcilene è iniziata già alla fine dello scorso anno. Infatti nel mese di dicembre 2016 abbiamo animato una settimana vocazionale nella Parrocchia di Nostra Signora della Concezione nella città di Cunha, Diocesi di Lorena/SP. La preparazione per questo evento, il primo nella parrocchia, ha avuto inizio con la riunione dei coordinatori delle comunità, diversi incontri con i giovani, visite alle famiglie e un triduo di preghiera per le vocazioni in 60 comunità rurali e nella città. La divulgazione di questo importante evento ha avuto luogo anche via radio dalla città di Cunha.

Il vescovo della Diocesi di Lorena, Dom João Inácio Muller, padre Fabio, padre Daniel e padre Lazzaro hanno accolto questa festa come un vero e proprio evento di Chiesa. Da dicembre, i sacerdoti e tutti i leader della comunità lo hanno assunto come proprio e si sono impegnati a realizzarlo nel miglior modo possibile.

Nella settimana antecedente alla festa solenne, abbiamo tenuto delle riunioni con i responsabili della liturgia, con gli organizzatori della festa, con gli addetti alla cucina, ecc. Ed è stato fatto un triduo vocazionale perchè questo momento fosse vissuto da tutti come un tempo di grazia. I vari gruppi si sono preparati molto bene e hanno dato il massimo di sé. Così la celebrazione eucaristica in cui suor Marcilene fatto la sua consegna totale a Dio e ha detto il suo sì per servire sempre il suo Regno della Famiglia religiosa delle Suore della Provvidenza, è stata davvero un incontro di Dio con il suo popolo. Il coro, con i loro canti accompagnati da diversi strumenti, tra cui le trombe, ha suscitato in suor Marcilene e in tutti i presenti la vera e commovente esperienza di affidamento della propria vita a Dio come consacrati attraverso il battesimo.

Il Vescovo, Dom João Inácio, ha presentato suor Marcilene a tutti i presenti, con un'omelia molto semplice e concreta. Egli ha esortato la festeggiata a mantenere sempre viva la luce del suo amore per lo Sposo Gesù, a rimanere sempre con Lui, perchè tutte le azioni siano compiute secondo la sua volontà. Ha anche invitato tutti i partecipanti a non permetterei che la fiamma della fede si spenga nella loro vita. In realtà la sua omelia è stata come il dialogo di un padre con i suoi figli.

La famiglia di suor Marcilene ha partecipato con grande gioia e fede a questo importante momento della vita della nostra sorella. Il nonno, anziano e malato, con gioia ha portato all’altare l'anello della consacrazione religiosa, su una sedia a rotelle guidata dal nipote; è stato questo un momento di grande emozione, di lacrime per la nostra sorella, per i familiari e per tutti i presenti.

Questa esperienza ha lasciato in noi una profonda gratitudine alla  Provvidenza che ci ha accompagnato e sostenuto, ci ha fatto il dono della vita e della vocazione di suor Marcilene al servizio del Regno di Dio come la figlia di Padre Luigi Scrosoppi.

Possiamo dire che la messe è grande, ma anche che ci sono molti operai che scelgono di consegnare la loro vita a Dio per sempre per realizzare il suo Regno sulla terra.

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La gioia del Sì

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19 marzo 2017 - Cochabamba, Bolivia

Eravamo un po’ abbattute, colpite da tante situazioni dure nel mondo, nella società, nella Chiesa, nella vita relgiiosa, nelle comunitá, in noi stesse... ed é arrivata Suor Noelia con la sua freschezza, il suo entusiasmo, il suo cuore e la sua mente pieni di sogni,di sorrisi, di abbracci a toglierci di questa aria, qualche volta spruzzata di pessimismo. Ha portato ognuna di noi al ricordo del nostro impegno con il SI del primo amore. Ci ha portate con il suo cognome religioso “di Gesù abbandonato nella Divina Provvidenza”, a pensare, con gli occhi pieni di lacrime, chi siamo e nelle mani di Chi stiamo. Ci ha spinte con il suo sorriso aperto a continuare a sognare, nonostante il mondo sia pieno di incertezze e dubbi.
Abbiamo vissuto, nella semplicitá di una celebrazione molto familiare, il nostro essere Suora della Provvidenza. Quando Noelia ha pronunciato i voti per un anno di povertà, castità e obbedienza, ognuna di noi, nel nostro cuore, sicuramente li ha rinnovati, perché il clima creato ci invitava a farlo.
Lì c’erano i suoi genitori, felici e commosi di avere donato il meglio che hanno, la loro figlia, al Signore.
Durante la celebrazione Eucaristica si respirava il "Sono io che parlo con te" detto da Gesù alla Samaritana. Il celebrante, commentando il Vangelo, ha detto con tanta chiarezza e insistenza: “Se non abbracci la tua storia e non la ami, non potrai essere felice; solo sarai felice se l’abbracci, e poi potrai andare lontano…”. Queste esortazioni, ispirate alla Parola, ci hanno riempito lo spirito.
Dopo la celebrazione, sempre in un clima intimo e familiare, abbiamo condiviso il pranzo, e abbiamo avuto il piacere di vedere alcuni riti, tipici di chi si sposa, che ci hanno arricchito.
Tutta la comunità della casa Provinciale, anzi tutta la Provincia, ha celebrato con grande gioia, lo ‘sposalizio’ di Noelia, insieme anche alla sua Maestra, Suor Simone, venuta dal Brasile per accompagnarla. Felici della sua consacrazione, ci siamo impegnate a pregare per lei e a lottare e lavorare ogni giorno, perché la nostra vita diventi vera testionianza di pace, serenitá e gioia anche in mezzo alle difficoltá proprie della vita. Vogliamo che Noelia si sostenga in noi, e insieme possiamo camminare, perché desideriamo che altre giovani abbiano il desiderio di seguire Gesú e di donarsi a Lui per servire i fratelli.

Grazie… Le sorelle della Provincia San Luigi.
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Capitolo Generale - 07 luglio

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* Apertura ufficiale del Capitolo

* Lettura e approvazione del Regolamento del Capitolo

* Elezione agli uffici capitolari

* Riflessione guidata da P. Lello Lanzilli s.j.

Per uno stile di discernimento”

 

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Grazie, Suor Sandra, per la tua visita!

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I giorni che hanno preceduto l’arrivo della nostra cara Madre Generale, Sr. Sandra Del Bel Beluz, sono stati di preparazione, di preghiera intensa e poi di grande gioia per accoglierla, conoscerla e finalmente poter comunicare con lei.
Ora la visita è terminata.
Grazie, suor Sandra, per essere stata fra di noi come Madre, Maestra e Pastora.
Ci siamo sentite subito accompagnate e unite come sorelle della stessa Famiglia di Padre Luigi, dal dono della tua presenza.
Hai lasciato le orme di Dio nei nostri cuori e nei cuori di tutti coloro che ti hanno incontrata.
Abbiamo condiviso tanto in questo breve tempo, ed abbiamo percorso insieme un pezzettino di strada della vita, facedo storia di unità.
Sappiamo che la missione che Dio ti ha dato è grande, perció insieme con tutti i fratelli laici che ci circondano, ti sosteniamo con la preghiera.
Ti auguriamo di essere vera pellegrina di Dio nel mondo, seminando pace e gioia.
Tutte noi, sorelle della Provincia San Luigi ti ricordiamo con tanta gratitudine.
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